Progetto DAC

Progetto DAC – Digital Accountability Councelors

Presentato pochi giorni fa all’Indire-Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa-in ambito Erasmus Ka2/Strategic partnership for higher education.

Un progetto tutto italiano che atterra in Europa, orientato alla crescita della cittadinanza digitale, dove dalla responsability (una responsabilità operativa, un dover agire), si scende nel dettaglio, con l’accountability, che estende il significato al sentirsi responsabili dei risultati, anche se l’operatività viene delegata; al dover rendere conto dell’azione (che si fa o si fa fare).

La chimera della risoluzione del fenomeno della mistificazione dei dati, problematica che da sempre chiama in causa gli Stati membri di un’Europa che pare poco coesa e poco pronta, finalmente può trovare soluzione grazie a “DAC”, promosso da un gruppo di aziende (tra cui OpenCom, Commercio Network, Sangiusto, Resistere e con capofila Deleganoi), che pone la tecnologia blockchain al servizio della qualità e dell’autenticità della (in)formazione.

 

Mission

Quello di promuovere un sistema di verifica e validazione delle abilità più trasparente ed affidabile che utilizzi quella tecnologia che sola consente, essendo un registro pubblico, di notarizzare l’impronta digitale “hash di un documento, rendendola certa e immutabile.

Sostiene Eraldo Salvatori, a.d. dell’ente di formazione Deleganoi: “è importante eliminare tutte le zone di opacità e rendere totalmente affidabile ogni tappa del processo formativo”. “DAC” sarà utile agli enti di formazione, che vorranno garantire l’effettività e la qualità della formazione erogata ed acquisita e a tutti i soggetti implicati nella rete dei servizi al lavoro, che vorranno garantire autenticità, paternità e immutabilità delle dichiarazioni rese.

Applicando “DAC”, l’ente di formazione rilascerà certificati autentici e impedirà ai discenti qualsiasi forma di alterazione; il fondo paritetico interprofessionale potrà finanziare piani di enti di formazione accountable; l’imprenditore avrà certezza delle competenze acquisite dal lavoratore e piena fiducia in chi ne ha notarizzato gli incrementi di esperienza e di formazione. Gli individui, soprattutto, saranno più consapevoli delle opportunità lavorative disponibili.

In sostanza, con la blockchain sarà impossibile barare e finalmente la responsabilizzazione diverrà uno standard naturale nei processi di formazione e selezione; non imposto, piuttosto incoraggiato, perché come afferma anche Taiichi Ohno (artefice del Sistema Toyota): “Dove non ci sono standard non ci può essere miglioramento continuo”.

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